CUPERLO VATTENE

 

Tre maggio 2018. Una data storica, per la prima volta un partito della sinistra europea si riunisce per discutere se fare o meno un governo con un movimento di matrice fascista e populista che nei suoi programmi fondativi ha come scopo quello di sovvertire la rappresentanza parlamentare, uno dei pilastri della democrazia,

Se non ci credete, potete divertirvi a cercare di distinguere quale sia il programma dei pentafascisti e quello del PNF del ’29 in un “simpatico” confronto

http://massimoparmeggiani.altervista.org/m5s-il-fascino-discreto-del-fascismo/

Una situazione folle, surreale, alla quale si è ribellata tutta stragrande maggioranza della base del Partito Democratico che in rete ha dato vita alla campagna #senzadime , minacciando perfino di strappare le tessere e facendo  capire di avere una lucidità politica che manca alla minoranza dem e ad alcuni dirigenti attratti dalla possibilità di tornare in sella nonostante la sconfitta.

Matteo Renzi ha già fatto sapere che lui non ha nessuna intenzione a cedere alle lusighe delle sirene a cui credono veramente alcuni deputati grillini, vedi Tatiana Basilio e di non sentirsi attratto nemmeno dalle teorie evergreen pentastellate delle scie chimiche.

La cosa, lasciatemelo dire a modo mio, ha sollevato l’ira “delle cagnette a cui ha sottratto l’osso” o forse sarebbe meglio dire le poltrone su cui pensavano di potersi sedere. Ci sarebbere da ridere se non fosse che il destino di 60 milioni di cittadini potrebbe dipendere da un gruppetto di dirigenti che ha perso il lume della ragione, insieme alla dignità e a quel poco di credibilità che ancora avevano.

Nei giorni precedenti al 3 maggio,avevamo assistito alla tragicomica farsa di esponenti del Partito Democratico che andavano in televisione per dire che Matteo Renzi non doveva andare in televisione prima del 3 maggio, con la  leccaculista compiacenza della maggior parte dei giornalisti italiani, sempre che, di giornalisti si possa parlare.

In questo scenario che oltrepassa i limiti della realtà adagiandosi in una inverosimile rappresentazione kafkiana di colelgiale cretineria con sublimi lampi di idiozia, emerge come un gigante il nostro tesserato che affronta Gianni Cuperlo fuori del Nazareno, sede nazionale del Partito Democratico. Gli sventola in faccia la tessera e lo invita ad abbandonare il partito.

Inutile dire che Gianni Cuperlo è uno di quegli esponenti che pur di estromettere Matteo Renzi, era ampiamente disposto ad allearsi con i pentafascisti ma, credo, perfino con il Mostro di Firenze o Jack lo Squartatore, infischiandosene di quel “bene del paese” che tutti sventolano come bandiera ma nessuno realmente vuole.

Non so come la pensiate voi ma io ritengo questo nostro iscritto, un eroe dei nostri giorni che ha solo detto in faccia a Cuperlo quello che la maggior parte della base di questo partito pensa di lui e di tutta la così detta minoranza dem e di quelli che sono d’accordo con i pentafascisti.

Una volta ci si vendeva per un dignitoso piatto di lenticchie, ora con un salto di qualità per una comoda poltrona. E’ il segno di una crisi che più che economica è mentale. Davanti alla fuga dei cervelli potremmo almeno raccomandare di non lasciare i corpi al Nazareno e già che ci siamo, sgombriamo pure la mucca di Bersani una volta per tutte.

 

2 Risposte a “CUPERLO VATTENE”

  1. Cuperlo è stato sempre contro il PD di Renzi in ogni ospitata delle trasmissione TV parlando male di questo PD quindi ha fatto campagna elettorale contro il suo partito e per me non è giusto

    1. Cuperlo, all’interno del PD è uno dei guastatori, assieme a orlando, al cozzaro, boccia ecc. al soldo di baffino. Per la MINORANZA, la DEMOCRAZIA è tale, SOLO se vengono attuati i loro voleri, i loro desideri, anche se a discapito delle decisioni votate democraticamente dalla maggioranza. E’ un nuovo concetto di Democrazia perorata da questi signori! Hanno anche la sfacciataggine di gridare allo scandalo ed alla mancanza di democrazia se un elettore, Enzo Lo Sicco, che ama veramente il partito, interpretando il risentimento della maggioranza degli elettori, invita il frate cuperlo, a lasciare, l’attuale PD con il quale non ha alcuna affinità, per aggregarsi con i suoi sodali assonanti politicamente, di LeU. Bravo e congratulazioni ad Enzo che ha interpretato, espresso ed efficacemente espresso il volere di una stragande maggioranza degli elettori del PD.

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