CORONA VIRUS E POLITICA ITALIANA

Mai come oggi la politica italiana è stata tanto debole e attendista, sopraffatta da un virus dove non esistono verità assolute nemmeno tra gli scienziati.

Per Maria Rita Gismondo (direttore responsabile di Macrobiologia clinica all’ospedale Sacco di Milano in cui vengono analizzati da giorni i campioni di possibili casi di coronavirus) si tratta di una infezione appena più grave di una influenza dove i casi gravi sono appena lo 0,003% del totale.

Secondo il più noto Roberto Burioni è esattamente il contrario sostenendo che dice si tratti di poco più che una influenza dice scemenze.

Per Giovanni Maga virologo dell’istituto di Genetica Molecolare del Cnr l’infezione nella maggior parte dei casi provoca sintomi lievi e moderati. Solo nel 10-15% dei casi può svilupparsi in polmonite e solo il 4% dei pazienti ha necessità di essere ricoverato in terapia intensiva.

Secondo Ilaria Capua virologa a capo del One Health Center of Excellence della University of Florida si tratta di “una sindrome simil-influenzale causata dal coronovirus” che probabilmente durerà “fino a primavera inoltrata o poco prima dell’estate”, ma avverte  “usiamo tutti il cervello ed evitiamo che girino notizie stupide che spaventano le persone più fragili”.

Per Massimo Galli (ordinario di Malattie infettive all’Università degli Studi di Milano e primario del reparto di Malattie infettive III dell’Ospedale Sacco) «da noi si è verificata la situazione più sfortunata possibile». E cioè «l’ innescarsi di un’epidemia nel contesto di un ospedale, come accadde per la Mers a Seul nel 2015.

Ma anche sulle mascherine ogni virologo ha la sua personale idea. Secondo Burioni dovremmo girare tutti con le mascherine per i prossimi mesi perché si tratta di presidi fontamentali.

Secondo Ilaria Capua invece “Le mascherine sono tante e hanno funzioni diverse, sono una barriera fisica. Ma i virus possono passare, anche se possono essere frenati da questa barriera fisica costituita dalle mascherine chirurgiche. Le mascherine con i filtri lasciamole al personale sanitario”. Lei ha dichiarato che non le usa.

Si potrebbe andare avanti all’infinito, ma intanto ci sono delle domande che nessuno si pone. Nessuno si domanda perché l’Italia abbia dieci volte i morti della Germania. Perché la Corea del Sud sia riuscita ad arginare il contagio e i paesi europei invece no e chi si è basato su una presunta immunità di gregge ora stia pagando prezzi altissimi.

È evidente che in Italia ci siano state degli errori e delle sottovalutazioni anche e soprattutto da parte della politica.

Ricorderete l’ormai tragicamente famoso aperitivo di Milano con Zingaretti che si è contagiato e l’ammissione di Giuseppe Sala, sindaco di Milano che la sua campagna “Milano non si ferma” è stato un errore. Un tragico errore direi visto che Lombardia “vanta” il più alto numero di decessi non solo in Italia.

Probabilmente dovremo imparare a convivere con il coronavirus non solo per i prossimi mesi, ma per i prossimi anni e non è pensabile fermare tutto per così tanto tempo.

Perfino nella situazione di contagio zero basterebbe un solo turista o un solo lavoratore straniero asintomatico per far ripartire di nuovo il contagio.

È anche fin troppo evidente che una politica debole come quella italiana, senza idee e senza strategie non è in grado di prendere in mano la situazione, di affrontarla e di tentare di risolverla senza isterie, perché è chiaro che qualsiasi provvedimento venga preso non è a rischio zero.

In Italia siamo passati durante l’emergenza coronavirus ancora in atto dalle minacce ai virologi al delegare a loro tutte le scelte, ma lo stesso Roberto Burioni ha tentato di spiegare che gli scienziati possono solo spiegare come si contrasta il virus e a quali condizioni si possano riaprire le attività produttive, ma non spetta a loro decidere se riaprire e quando riaprire.

Certo, questo è avvenuto in televisione da Fabio Fazio e l’interlocutrice dello scienziato era la ministra Azzolina che a detta di molti detrattori sembrava essere una delle caricature di Sabina Guzzanti e il messaggio di Burioni non sarà sicuramente giunto a destinazione.

Chi fa politica ha però il dovere morale e civile di non vivacchiare e di non avere paura perché il suo compito è quello di prevedere il futuro e mettere in atto preventivamente tutti gli strumenti per non trovarsi impreparato.

Nel frattempo un ragazzo di 26 anni si è ucciso a Milano e un nonno si è tolto la vita nel Savonese perché non poteva più vedere il nipotino e non sarebbe un caso isolato perché altri due anziani si sono tolti la vita durante la quarantena.

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Due infermiere, a loro volta si sono tolte la vita, una a Monza e l’altra a Iesolo, perché si ritenevano responsabili di aver diffuso il contagio essendo risultate positive. Decessi che non rientrano nel conto del coronavirus e che sono tragicamente destinati a d aumentare nel silenzio generale perché nel frattempo sono chiuse tutte quelle attività di sostegno “meno importanti”.

Mi sento di dire che in questa vicenda medici e personale sanitario sono stati straordinari mentre la politica è stata estremamente carente, quando non addirittura dannosa come nel caso di Milano.

Sul versante dei media invece, meriterebbero una commissione di indagine a parte per come hanno raccontato l’emergenza e per le numerose fake news che hanno diffuso, valga per tutti il video diffuso da il giornale La Stampa che sosteneva come a Roma fossero tutti per strada. Peccato che lo stesso video smentisse completamente l’ipotesi del giornale, ma non è stato il solo perché è in atto sui social una vera e propria campagna che cerca di gettare la responsabilità del prolungamento della quarantena sui cittadini invece che sull’inefficienza dell’azione politica.

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Il motivo di questa campagna è tanto evidente quanto imbarazzante ed è facile immaginare che nella cabina di regia ci sia la stessa politica che non fa nulla e che sta mettendo le mani avanti pe potersi discolpare un domani di fronte all’opinione pubblica. Che la stampa italiana sia succube della politica, quando non collusa, è un dato di fatto che sta sotto gli occhi di tutti coloro che vogliono vedere.

In questo pantano che è l’emergenza coronavirus in Italia spicca negativamente l’emendamento del senatore Andrea Marcucci al decreto Cura Italia che intende salvaguardare e mettere al riparo dalla giustizia anche gli amministratori di aziende sanitarie e ospedali.

Vale la pena ricordare a questo punto la strage di anziani operata nel Pio Albergo Trivulzio di Milano e in altre case di riposo per anziani al quartiere Corvetto e a Lambrate che sono oggetto di una indagine della magistratura.

L’emendamento del Partito Democratico recita infatti:

“Per tutti gli eventi avversi che si siano verificati o abbiano trovato causa durante l’emergenza epidemiologica CONVID-19 di cui alla delibera del Consiglio dei Ministri del 31 gennaio 2020, le strutture sanitarie pubbliche e private e gli esercenti le professioni sanitarie-professionali-tecniche amministrative del Servizio Sanitario non rispondono civilmente, o per danno erariale all’infuori dei casi in cui l’evento dannoso sia riconducibile:

  • a condotte intenzionalmente finalizzate alla lesione della persona,
  • a condotte caratterizzate da colpa grave consistente nella macroscopica e ingiustificata violazione dei principi basilari che regolano la professione sanitaria o dei protocolli o programmi emergenziali predisposti per fronteggiare la situazione in essere;
  • a condotte gestionali o amministrative poste in essere in palese violazione dei principi basilari delle professioni del Servizio Sanitario Nazionale in cui sia stato accertato il dolo del funzionario o dell’agente che le ha poste in essere o che vi ha dato esecuzione.”

Il tentativo è abbastanza chiaro, mettere insieme una cosa giusta; l’immunità per il personale sanitario che abbia sbagliato in una situazione di emergenza e di stress, con una ingiusta, garantire immunità a chi da una poltrona ha dato disposizioni errate o colpose al personale, disposizioni che possono aver procurato perfino la morte degli stessi operatori oltre a quella dei cittadini.

In pratica anche i manager delle strutture sanitarie sarebbero messi al riparo da eventuali contenziosi degli stessi operatori sanitari, medici e infermieri che stanno pagando pesante gli errori e le carenze dei loro capi oltre che a quelli dei cittadini.

Bisogna ricordare che al momento sono 80 i morti tra i medici 10 mila contagiati) e 25 tra gli infermieri (5500 contagiati). Da questa situazione è scaturita una vera e propria rivolta contro questo “vergognoso colpo di spugna” su tutte le condotte tenute finora.

Le polemiche sollevate da medici e infermieri su questo emendamento (perché le polemiche servono eccome servono, al contrario di quello che vogliono farvi credere), hanno costretto il Partito democratico a fare un parziale passo indietro.

La riformulazione dell’emendamento sulla quale è stato trovato un accordo è un capolavoro doroteo dal gusto squisitamente bizantino.

Resta solo un più generico ed equivoco riferimento alle strutture sanitarie e socio sanitarie in ambito di responsabilità civile. Queste ultime, come gli esercenti le professioni sanitarie, non risponderanno civilmente se non per alcune fattispecie.

Qui se volete il nuovo testo dell’emendamento

nuovo testo marcucci

Una politica quindi che da un lato non ha il coraggio di prendere iniziative contro il coronavirus che non sia il solo rinchiudere i suoi cittadini a casa si mobilita per garantire impunità, salvo poi dover fare marcia indietro.

Si dovrà invece indagare a lungo su tutte le responsabilità invece di insabbiare tutto come si faceva nella Prima Repubblica.

Oltre alle morti sospette delle case di riposo, vorremmo infatti sapere anche di chi è la colpa del sito INPS che collassa nel click day costringendo sia il presidente Tridico  che il premier Conte che lo ha nominato a difendersi millantando un attacco hacker mai avvenuto.

Vorremmo anche sapere perché la Consob abbia vietato le vendite allo scoperto solo dopo che i buoi erano già scappati provocando un notevole danno economico alle aziende.

Invece pare che la tendenza della politica sia di andare verso un “vogliamoci bene” generale dove nessuno sarà responsabile di nulla usando a pretesto il coronavirus e assolvendo anche se stessa, l’emendamento Marcucci ne è un chiaro e lampante esempio.

Le cose da fare sarebbero tante invece. Si vuole tenere chiuse le scuole? Bene, allora si lanci un piano nazionale per la loro messa in sicurezza con affidamenti immediati e senza le lungaggini burocratiche che caratterizzano il nostro paese. Sarebbe l’occasione per utilizzare il coronavirus a vantaggio di tutti e ovviamente con tutte le misure di sicurezza messe già in atto in tutte quelle situazioni che sono rimaste aperte durante la quarantena.

Abbiamo sospeso alcuni diritti costituzionali, a maggior ragione possiamo sospendere la burocrazia, una delle cose più inutili e dannose del nostro paese.

Solo un esempio delle tante cose che la politica potrebbe fare e non fa. Se le mascherine sono davvero necessarie allora si trovasse il modo per farle arrivare ai cittadini. Alcune regioni lo fanno, altre non ci pensano nemmeno, il governo non se ne occupa minimamente e non dimentichiamo che anche la sanità regionale è stato uno degli errori della politica quando rincorreva le idee della Lega e oggi ne subiamo gli effetti devastanti.

Siccome contano i sondaggi e non la realtà delle cose, per adesso gli italiani sono contenti di questo governo che li fa a stare a casa e non li fa lavorare, ma questa situazione non potrà durare a lungo perché i costi sono insostenibili e non bisogna essere degli economisti per rendersene conto.

Ancora un mese così e la situazione comincerà ad esplodere, la gente comincerà ad esasperarsi, soprattutto quelli che non hanno risorse economiche per andare avanti. Si comincerà ad invocare la tipica figura forte di italica memoria e cominceranno i disordini.

Magari prima che questo avvenga, se le forze politiche attuali non sono in grado di assumersi le responsabilità che gli competono sarebbe il caso che facciano un passo in dietro come è già avvenuto in altre occasioni dove si sono dimostrate incapaci e si affidino a un tecnico capace di tirare fuori il paese da questa situazione di stallo.

Un personaggio dalle capacità unanimemente riconosciute che metta tutti d’accordo perché rischiamo di pagare un prezzo alto, molto più alto di quello che possiamo immaginare se nessuno farà nulla. Un prezzo che consegneremo alle nuove generazioni che, ironia della sorte sembrano essere immuni da questo contagio.

Fonti:

http://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=83520

https://www.ilsole24ore.com/art/guerra-i-virologi-grave-come-un-influenza-no-molto-piu-AC4LsYLB

https://www.borderline24.com/2020/04/01/sito-inps-tilt-conte-attacco-hacker-anonymous-smentisce/

https://www.ilsole24ore.com/art/la-beffa-scudo-medici-che-protegge-loro-capi-cause-i-ritardi-virus-ADQoJFI

https://www.blitzquotidiano.it/cronaca-italia/medici-scudo-legale-immunita-3172139/

 

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