UN UOMO CHIAMATO PALERMO VS cuperlo

 

Questo mio, per rendere onore e portare alla vostra attenzione chi sia quell’uomo che è balzato agli “onori” della cronaca per aver rappresentato davanti al Nazareno il sentire comune di una grandissima parte di militanti ed elettori del PD che non vogliono arrendersi alla deriva in cui versa il Partito Democratico grazie alla sua minoranza che scambia la democrazia per la la palestra di quell’ormai sport nazionale che è il gettare fango e nascondere la mano.

Quell’uomo mite, quell’uomo chiamato Palermo e qui comprederete perchè e chi è Enzo Lo Sicco, imprenditore palermitano, e’ quello che “si è permesso” di mettere un mediocre personaggio come Gianni Cuperlo davanti a una realtà forse scomoda, ma comunque a una realtà.

Se da un lato contro di lui sono insorfti i alcuni nostri dirigenti, dall’altro con lui è la stragrande maggioranza del Partito che vota e fa votare, dei militanti e della base che sono stanti e stufi di essere oltraggiati, offesi e perfino derisi da quegli stessi notabili che hanno contribuito ad eleggere forse, per l’ultima volta perchè a tutto c’è un limite e, quel limite tanti nostri dirigenti lo hanno varcato.

Questa mia affinchè i nostri dirigenti e con loro quella piccola pattuglia di iscritti e pseudo intellettuali possa vergognarsi di averlo attaccato ma possano vergognarsi anche coloro che non lo hanno difeso, tutti coloro che non hanno capito. Vergognatevi perchè siete indegni.

Lascio allo stesso Enzo di spiegarvi chi è e il motivo del suo gesto. Diamo a Enzo quell’affetto e quella solidariatà che quelli che si sono rinchiusi nel Nazareno non hanno avuto il coraggio di dargli, tanto noi, siamo nulla, contiamo nulla e, al contrario loro, non abbiamo nulla da perdere. Il vento non si può fermare con le mani, cerchiamo di essere quel vento e non quelle mani.

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Pensavo di starmene un po’ in disparte, aspettare la fine della “vucciria” che la mia “aggressione” o “imboscata” al mite e gentile, passasse.

Mi sono ritrovato, purtroppo per me, attore protagonista di uno spettacolo, che altri hanno montato le scene, senza conoscere la storia, il copione.
Anzitutto, in sintesi il fatto:

Il mio trovarmi al Nazareno non aveva nulla di organizzato, ero li da semplice cittadino-militante, di uno che ha passione politica, da sempre, ricordo la mia prima tessera è datata 1963, Sezione Libertà di Palermo, della FGCI, e da quell’area non mi sono mai spostato.

Quindi passione, avrei voluto avere possibilità di dire qualcosa a colui che continuo a reputare il miglior segretario che il P.D. (ripeto PD) abbia mai avuto, qualche parola di sostegno prima che entrasse in quella fossa di serpenti, volevo dirgli: “DAI MATTEO NON MOLLARE, RITIRA QUESTE CZ DI DIMISSIONI, SIAMO CON TE”, (ma pensa a quasi 69 anni cosa vado a pensare).

Era soltanto questa la mia “premeditazione”.

E questa necessità l’avvertivo così tanto, pensate che ho lasciato i miei impegni di lavoro, perché vorrei che si sapesse che alla mia età non sono pensionato, vivo del mio lavoro, e solo perché gli accadimenti di quei giorni, all’interno del mio partito, mi avevano tanto sconcertato.

Non ultimo la crocifissione dell’Innominato colpevole di aver concesso una mezzoretta di intervista a Fazio, questo dopo due mesi di silenzio assoluto,
E chi lo accusava come se avesse fatto chissà quale colpo di stato, lui, il mite e gentile, tutti i giorni e tutte le ore a sputare veleno contro.
Non ultimo l’accordo che lo stesso mite e gentile assieme ad altri suoi amici, in quei giorni stavano preparando per il forno dei 5*.

Ecco questa era la mia predisposizione d’animo.

Quando in mezzo a quel circo mediatico, tutti impazziti che si rincorrevano con microfoni e telecamere, ho visto avanzare, come una star sul red-carpet, il mite e gentile, con la sua aria benedicente, atrorniato da tutti i giornalisti, fotografi cameramen, e lui a dare saggio della sua Potenza politica, ecco in quel momento l’ho percepito come colui il quale stava per espugnare il mio fortino, il Nazareno, la mia casa “politica”, colui che ha come suo unico scopo la guerra all’Innominato, ecco é stato quello il momento dello scoppio della mia contestazione, ho iniziato con un CUPERLO SMETTILA VAI A CASA” e poi è stato un crescendo di rabbia ma anche di amore verso il mio partito che volevo difendere da coloro che invece vogliono distruggerlo.

NESSUNA OFFESA.
NESSUNA PAROLACCIA.
SOLAMENTE CONTESTAZIONE POLITICA AD UN POLITICO IN UN LUOGO POLITICO, DA PARTE DI UN MILITANTE POLITICO.

Tutto qui, certamente con toni più forti, è forse questo avrei dovuto controllare meglio, ma la concitazione del momento e sentirmi dire dal mite e gentile che non sono di sinistra e non sono una persona educata ha peggiorato il mio tono.

Questo è il fatto.
Testimoniato dai filmati.
Nient’altro.

Ma il circo mediatico ha fatto si che questa mia contestazione ad un mio rappresentante politico che UDITE UDITE nelle primarie contro Renzi, HO VOTATO, SI GIURO SU DIO CHE L’HO VOTATO, e fatto votare pure a tutta la mia famiglia, purtroppo è così, i primi tempi l’innominato non mi era simpatico, dicevo il circo ha trasformato questo piccolo fatto nella notiziona del giorno.

Sono diventato UN AGGRESSORE, poi nei social mi hanno trasformato in VIOLENTO ROZZO PROVOCATORE INFILTRATO GRILLINO ma quella più forte è stato essere accusato di essere uno SQUADRISTA FASCISTA, meno male che la buon-anima di mio padre, il Compagno Giuseppe, colui il quale metteva a disposizione del partito il balcone di casa nostra, per permettere di fare i comizi per strada nel rione, non ce più, colui chr che la domenica mattina mi portava in giro, casa per casa, a distribuire, gratis, l’unità, poi lui pagava le copie.

Io SQUADRISTA che chi conosce la mia storia di impegno politico, sa quante ne ho passate, quante manganellate ho buscato, allora per le nostre manifestazioni per il Vietnam, lasciamo stare.

Torniamo al presente; dove finanche l’Autorevole Michele Serra, si dedica a questa sensazionale notizia, mi chiama URLATORE, e bontà sua mi da pure del Mona.
Grazie anche a lui, grande testa pensante, e non mi ripeto perché ho già risposto in precedenza con un post.

Quindi eccovi servito colui il quale ha oscurato il NULLA
Sul perché un militante arriva a contestare il silenzio è assoluto.
Dopo la Direzione, voto l’unanimità, esce l’altro grande rappresentante del mio partito e che dice ai giornalisti? Non credete al documento, il nostro dialogo con i 5* continua.

E SI CHIEDONO ANCORA PERCHÉ UN MILITANTE CONTESTA? MA DA MANICOMIO.

Però la guerra nei miei confronti non si ferma.
Ieri mi chiamano per intervenire nella trasmissione UN GIORNO DA PECORA, mi preannunciano il mio collegamento per le 14.40
iniziano la trasmissione con la bella presa in giro al contestatore, ma io penso vabbè adesso avrò modo di replicare, di dire i fatti.

Ma manco per niente, mi chiamano per dirmi che purtroppo non avevano più tempo. Mah, qualche dubbio.

Un pensiero per tutti QUELLI che si sono disturbati ad offendermi, non avete i cd, io non mi sono mai nascosto, neanche quando da TESTIMONE DI GIUSTIZIA
quale io sono, per la mia storia personale di lotta alla mafia, mi veniva imposto, ho sempre affrontato a viso aperto e testa alta senza mai nascondermi, e con le mie generalità, sempre le mie, da Testimone di giustizia non li ho mai volute cambiare, sempre orgoglioso del cognome che porto e di quello che ho fatto, e questo passaggio lo dedico pure a lei, grandissimo Michele Serra, non sono l’urlatore
sono Innocenzo Lo Sicco.

Facile con il culo comodo davanti ad una tastiera dare del Vigliacco a chi invece, da solo, in una AULA BUNKER testimoniava e vinceva contro la mafia.
Voi siete dei vigliacchi

UN GRAZIE DI CUORE ALLE MIGLIAIA DI PERSONE PER BENE

Grazie il vostro sostegno ha fatto sì che riuscissi a superare anche questo, centinaia e centinaia di voi mi hanno onorato della vostra amicizia e spero tanto di non deludervi.

Grazie di tutto cuore.

Un po’ meno a coloro i quali, politici del mio partito, non hanno sentito la necessità di spendere una parolina di sostegno.
Un silenzio assoluto da parte di tutti, dico tutti.
Ma non preoccupatevi, sappiamo che ci siete e per Voi non è un buon momento.
Però se ci pensaste un po’?

Un abbraccio e scusate per la lunghezza, ma vi posso assicurare che avrei continuato ancora, portate pazienza e scusate gli errori ma è scritta di getto e non voglio manco rileggerla .
Ciao Enzo.

 

Queste le parole  che Enzo ha scritto sulla sua bacheca Facebook. Se volete approfondire la sua storia per poterla confrontare con quella di Gianni Cuperlo, cliccate su questo link e scoprite Un uomo chiamato Palermo, la sua vita e il suo enorme coraggio di fronte alla Mafia, siamo nel 1997:

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1997/06/08/uomo-chiamato-palermo.html

“Ho denunciato e ho vinto la mafia”

Qui sotto invece il video di quello che Michela Serra,,ha definito un “urlatore”:

 

 

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3 Risposte a “UN UOMO CHIAMATO PALERMO VS cuperlo”

  1. Cuperlo, all’interno del PD è uno dei guastatori, assieme a orlando, al cozzaro, boccia ecc. al soldo di baffino. Per la MINORANZA, la DEMOCRAZIA è tale, SOLO se vengono attuati i loro voleri, i loro desideri, anche se a discapito delle decisioni votate democraticamente dalla maggioranza. E’ un nuovo concetto di Democrazia perorata da questi signori! Hanno anche la sfacciataggine di gridare allo scandalo ed alla mancanza di democrazia se un elettore, Enzo Lo Sicco, che ama veramente il partito, interpretando il risentimento della maggioranza degli elettori, invita il frate cuperlo, a lasciare, l’attuale PD con il quale non ha alcuna affinità, per aggregarsi con i suoi sodali assonanti politicamente, di LeU. Bravo e congratulazioni ad Enzo che ha interpretato, espresso ed efficacemente espresso il volere di una stragande maggioranza degli elettori del PD.

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